Sermone della domenica di Pasqua: “Nemmeno la morte ferma la Parola che agisce giustizia” – 21 aprile 2019.

LETTURA BIBLICA

1La mano del SIGNORE fu sopra di me e il SIGNORE mi trasportò mediante lo Spirito e mi depose in mezzo a una valle piena d’ossa. Mi fece passare presso di esse, tutt’attorno; ecco erano numerosissime sulla superficie della valle, ed erano anche molto secche. 3Mi disse: «Figlio d’uomo, queste ossa potrebbero rivivere?» E io risposi: «Signore, DIO, tu lo sai». 4Egli mi disse: «Profetizza su queste ossa, e di’ loro: “Ossa secche, ascoltate la parola del SIGNORE!” 5Così dice il Signore, DIO, a queste ossa: “Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete; 6metterò su di voi dei muscoli, farò nascere su di voi della carne, vi coprirò di pelle, metterò in voi lo spirito, e rivivrete; e conoscerete che io sono il SIGNORE”». 7Io profetizzai come mi era stato comandato; e come io profetizzavo, si fece un rumore; ed ecco un movimento: le ossa si accostarono le une alle altre. 8 Io guardai, ed ecco venire su di esse dei muscoli, crescervi la carne, e la pelle ricoprirle; ma non c’era in esse nessuno spirito. 9Allora egli mi disse: «Profetizza allo Spirito, profetizza figlio d’uomo, e di’ allo Spirito: Così parla il Signore, DIO: “Vieni dai quattro venti, o Spirito, soffia su questi uccisi, e fa’ che rivivano!”». 10Io profetizzai, come egli mi aveva comandato, e lo Spirito entrò in essi: tornarono alla vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, grandissimo.

Ezechiele 37,1-10

SERMONE

Care sorelle, cari fratelli, il profeta Ezechiele ci parla di questa visione particolare: è elevato “nello spirito” dalla mano del Signore che lo pone gentilmente in un luogo insolito: una valle piena di ossa.

Queste ossa sono molto numerose sulla superficie della valle ed erano anche estremamente secche. Sono ossa secche del midollo, l’ultimo ricordo fisico di ciò che la vita era stata in loro. Eppure, anche nel mezzo della valle della morte, il Signore è presente e fa una domanda ad Ezechiele: “Figlio dell’uomo, potrebbero rivivere queste ossa?”.

“Signore, DIO, tu lo sai”.

Persino un profeta come Ezechiele si ferma davanti alla visione della morte, ma Dio non si ferma. Dio non si ferma di fronte alla morte. Questa mattina celebriamo la risurrezione di Cristo Gesù; In Gesù, Dio resuscita e dà vita.

Ezechiele, proferisce una profezia, una parola di vita, che produce immediatamente la sua azione: quelle ossa si avvicinano e fanno risuonare i muscoli, i nervi e la pelle.

Quello che una volta era morto, da un punto di vista fisico, è stato rivitalizzato, quelle ossa senza midollo, ora sono corpi sani, pronti a vivere, ma manca ancora qualcosa: dai quattro venti, o spirito, soffiano su questi uccisi, e lasciali rivivere!

Lo spirito, il respiro vitale, la forza vivificante soffia per dare vita a coloro che sono stati uccisi: il vento del Signore soffia vigorosamente persino su di noi oggi per darci la forza di annunciare e ripetere le parole che il Signore ha affidato al profeta: Vieni dai quattro venti, o spirito, soffia su questi uccisi e lasciali rivivere!

Sono parole potenti, perché chiedono giustizia per coloro che sono stati uccisi, parole che restituiscono le loro vite uccise, sono parole che ripagano coloro che sono stati privati in qualsiasi modo, specialmente in modo violento.

Sono parole che, sorelle e fratelli, siamo chiamati a ripetere con responsabilità e umiltà. Questo è il nostro compito e anche la nostra chiamata oggi, l’annuncio di una parola che agisce giustizia e che non può essere fermata neppure dalla morte.

Il Signore è risorto.

Amen
Past. Laura Testa