CONVERGENZE E DIFFERENZE

Le convergenze

Tutti i cristiani, ortodossi, cattolici e protestanti, credono in Gesù Cristo, unico Signore e salvatore; in un solo Dio creatore, che si è rivelato in Israele e in Gesù, come Dio di provvidenza ed amore; nello Spirito santo, o Spirito divino che è  presente nell’universo e nella storia . Credono in solo Dio in tre persone, secondo le formulazioni che della fede cristiana furono date dalla chiesa dei primi cinque secoli.

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Tutti i cristiani riconoscono che Dio ha parlato per mezzo dei profeti e, quando i tempi furono maturi, ha parlato in Gesù Cristo: credono che la testimonianza della sua parola è contenuta nelle sacre Scritture dell’Antico e del Nuovo Testamento, cioè la Bibbia, che è pertanto, per tutti, il testo fondamentale della rivelazione.

Tutti i cristiani condividono un solo battesimo, di acqua e di Spirito, che riconoscono vicendevolmente valido; tutti i cristiani celebrano la Cena del Signore, o eucarestia, alla quale tuttavia danno significato diverso, ed alla quale non sono ancora in grado, in linea di principio, di partecipare insieme.

Tutti i cristiani ritengono che il Signore chiami coloro che credono in lui e che lo seguono, cioè il suo popolo, ad una vita di fedeltà nella testimonianza di fede e nella scelta di una vita vissuta in modo coerente con l’evangelo.

Tutti i cristiani si riconoscono come popolo di Dio, chiamato a servirlo e ad evangelizzare: essi costituiscono la chiesa, la cui realtà e modi di vita essi intendono tuttavia in modi diversi.

Tutti i cristiani vivono una vita aperta al futuro e al regno di Dio che viene, e attendono la realizzazione della piena redenzione promessa in Cristo.

Le differenze

Tempio Valdese, piazza Cavour, Roma, dettaglio.

Tempio Valdese, piazza Cavour, Roma, dettaglio.

Riteniamo che la chiesa si regga sotto la sola autorità di Cristo, guidata dalla sua Parola e dallo Spirito, senza mediazioni: essa è un popolo di eguali, dove tutti sono sacerdoti e nessuno è sacerdote, che si governa da solo nelle vicende quotidiane. Rifiutiamo l’istituto di un «ministero sacerdotale» che Cristo avrebbe istituito per amministrare i sacramenti e governare la chiesa; rifiutiamo un «ministero di Pietro» che intenda governare la chiesa in nome di Cristo.

Riteniamo che a Dio soltanto si debba rendere ogni culto e ogni devozione, e che lui soltanto debba essere onorato e festeggiato, secondo l’insegnamento delle Scritture. Rifiutiamo ogni culto o devozione o onore o festa resi a creature umane, Maria o i santi.

Cupola di San Pietro, Roma.

Cupola di San Pietro, Roma.

Riteniamo che la sacra Scrittura e lo Spirito santo, ricevuti nella comunione della chiesa, siano guida sufficiente per la chiesa di ogni tempo. Rifiutiamo l’affermazione che la chiesa abbia il potere e il dovere di esercitare un suo «magistero» definendo verità di fede o comandamenti etici che leghino tutti i cristiani.

Riteniamo che la chiesa sia nel mondo come forestiera e pellegrina, al servizio delle genti, e in particolare dei minimi e che essa si debba tener separata da ogni potere che non sia quello della parola di Dio. Rifiutiamo una chiesa che per esercitare il suo compito di annunciare l’evangelo di Gesù Cristo si appoggi sul potere politico o economico; o che accetti da parte dello Stato, protezioni o privilegi.

Tratto da “Protestanti e Cattolici: le differenze”; Giorgio Girardet; 2000, Claudiana editrice, Torino

approfondimento: protestanti_e_cattolici