La firma dello statuto del Consiglio di Chiese di Trento rappresenta un evento ecumenico che ha un grande significato. Con il senso di migliorare il dialogo e la collaborazione tra chiese cristiane intende rendere testimonianza alla luce della Parola che ci invita ad essere “uno in Cristo Gesù” (Gal 3, 28). Il modello che anima lo statuto  è quello della “diversità riconciliata” dove le differenze tra le chiese non sono sottaciute bensì percepite come un valore e non impediscono il confronto ed il lavoro comune  ma -anzi-li arricchiscono.  La sottoscrizione giunge  dopo oltre due anni di collaborazione fraterna tra le chiese firmatarie ed ha visto l’impegno della Pastora Laura, della Presidente del consiglio di Chiesa Elisa, del rappresentante del Trentino Alessandro Serena ed il sostegno dell’intero consiglio di Chiesa.

Ad oltre 450  anni dal termine del concilio di Trento, nella città  stessa del concilio della “controriforma” ed in occasione dei vent’anni della “Carta ecumenica” la nascita ufficiale -per la prima volta – del consiglio di chiese di Trento, rappresenta anche  un momento di valenza storica.

Chi avrà piacere di partecipare alla cerimonia di sottoscrizione è benvenuto. Nel duomo di Trento, in piazza duomo , domenica 10 ottobre alle 18.

La predicazione è disponibile in formato audio qui sotto:

Genesi 9:9-17

1 Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che ne subiremo un più severo giudizio, 2 poiché manchiamo tutti in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. 3 Se mettiamo il freno in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, noi possiamo guidare anche tutto il loro corpo. 4 Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e siano spinte da venti impetuosi, sono guidate da un piccolo timone, dovunque vuole il timoniere. 5 Così anche la lingua è un piccolo membro, eppure si vanta di grandi cose. Osservate: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta! 6 Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell’iniquità. Posta com’è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo e, infiammata dalla geenna, dà fuoco al ciclo della vita. 7 Ogni specie di bestie, uccelli, rettili e animali marini si può domare, ed è stata domata dalla razza umana; 8 ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale. 9 Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio. 10 Dalla medesima bocca escono benedizioni e maledizioni. Fratelli miei, non dev’essere così. 11 La sorgente getta forse dalla medesima apertura il dolce e l’amaro? 12 Può forse, fratelli miei, un fico produrre olive, o una vite fichi? Neppure una sorgente salata può dare acqua dolce.

Immagined di Godsgirl_madi tramite Pixabay

Sabato 21 agosto alle ore 17,00 avrà luogo il presinodo organizzato dalla FDEI e dalla FFEVM (evento webinar) sul tema:

           “Donne e lavoro: uno sguardo su economia, società e politica.

       Donne protestanti di fronte alle sfide della società in trasformazione”

Interverranno:

Shqiponja Dosti (CGIL Roma e Lazio),

Simona Menghini (direttora Comunicazione Oracle Italia),

Antonella Visintin (Commissione GLAM – FCEI).

Modera Doriana Giudici

Per partecipare occorre iscriversi all’indirizzo: https://bit.ly/3rnDfsd

L’evento potrà anche essere seguito in diretta sulla pagina Facebook di Riforma – Eco delle Valli Valdesi.

La predicazione è disponibile in formato audio qui sotto:

Giovanni 10,11-18

11 Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. 12 Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce e disperde), 13 perché è mercenario e non si cura delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me, 15 come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore. 17 Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi. 18 Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio».

La predicazione è disponibile in formato audio qui sotto:

Giovanni 20,19-31

19 La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 20 E, detto questo, mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. 21 Allora Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi». 22 Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».

24 Or Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. 25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò».
26 Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 27 Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». 28 Tommaso gli rispose: «Signor mio e Dio mio!» 29 Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»

30 Or Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro; 31 ma questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.

Immagine di FelixMittermeier tramite Pixabay

Culto evangelico a cura delle chiese metodiste e valdesi del Triveneto

La predicazione è disponibile in formato audio qui sotto:

Genesi 9:9-17

9 «Quanto a me, ecco, stabilisco il mio patto con voi, con i vostri discendenti dopo di voi 10 e con tutti gli esseri viventi che sono con voi: uccelli, bestiame e tutti gli animali della terra con voi; da tutti quelli che sono usciti dall’arca, a tutti gli animali della terra. 11 Io stabilisco il mio patto con voi; nessun essere vivente sarà più sterminato dalle acque del diluvio e non ci sarà più diluvio per distruggere la terra». 12 Dio disse: «Ecco il segno del patto che io faccio tra me e voi e tutti gli esseri viventi che sono con voi, per tutte le generazioni future. 13 Io pongo il mio arco nella nuvola e servirà di segno del patto fra me e la terra. 14 Avverrà che quando avrò raccolto delle nuvole al di sopra della terra, l’arco apparirà nelle nuvole; 15 io mi ricorderò del mio patto fra me e voi e ogni essere vivente di ogni specie, e le acque non diventeranno più un diluvio per distruggere ogni essere vivente. 16 L’arco dunque sarà nelle nuvole e io lo guarderò per ricordarmi del patto perpetuo fra Dio e ogni essere vivente, di qualunque specie che è sulla terra». 17 Dio disse a Noè: «Questo è il segno del patto che io ho stabilito fra me e ogni essere vivente che è sulla terra».

Immagine di Albrecht Fietz tramite Pixabay

La predicazione in italiano e in inglese è disponibile in formato audio qui sotto:

Marco 1,29-39

29 Appena usciti dalla sinagoga, andarono con Giacomo e Giovanni in casa di Simone e di Andrea. 30 La suocera di Simone era a letto con la febbre; ed essi subito gliene parlarono; 31 egli, avvicinatosi, la prese per la mano e la fece alzare; la febbre la lasciò ed ella si mise a servirli.


32 Poi, fattosi sera, quando il sole fu tramontato, gli condussero tutti i malati e gli indemoniati; 33 tutta la città era radunata alla porta. 34 Egli ne guarì molti che soffrivano di diverse malattie, e scacciò molti demòni e non permetteva loro di parlare, perché lo conoscevano.
35 Poi, la mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava. 36 Simone e quelli che erano con lui si misero a cercarlo; 37 e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano». 38 Ed egli disse loro: «Andiamo altrove, per i villaggi vicini, affinché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto». 39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e cacciando demòni.

Carissimo Fratello, carissima Sorella, domenica prossima 7 febbraio 2021 alle 10.30 riprenderemo a celebrare il Culto in presenza nel nostro tempio di via Duomo, angolo via Pigna a Verona. Le misure di sicurezza ,nel rispetto del Dpcm, prevedono la disinfezione delle mani, la raccolta di nome e numero di telefono, ed il distanziamento qualora non si sia conviventi. Abbiamo scelto in Consiglio di avere un distanziamento di almeno 1.5 MT per salvaguardare la salute di tutti noi. L’uso della mascherina che dovrà essere indossata correttamente per tutto il tempo della celebrazione e anche durante letture e canti. La colletta avverrà all’uscita. Per qualsiasi dubbio potrete chiedere a Roberto Mellone, come responsabile della sicurezza, che vi accoglierà all’ingresso.